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Mezzi di controllo

6 aprile 2007




I mezzi di controllo delle masse sono strumenti che condizionano a livello sottile. Costringono a stazionare su determinate frequenze tutto ciò che fa parte di un determinato piano vibrazionale e sono corredati di sensori che intercettano immediatamente chi oltrepassa la zona di demarcazione che funge anche da cuscinetto assorbente per evitare che si verifichino scompensi che difficilmente possono essere riportati a normalità.
Questa zona è interfacciata con la mente umana. Nel senso che la controlla anche, stabilendo il grado di capacità che, assegnato, è difficile da superare. Quando capita, quando qualcuno riesce a perforare questo limite per suo merito o a seguito di scompensi di vario genere, viene intercettato immediatamente per stabilire la casualità del fenomeno o la capacità che lo ha permesso.
Da qui tutta una serie di approcci per vagliare lo stato dell'uomo e per indirizzarlo verso ciò che è più consono alla sua evoluzione; sempre restando in ambito fisico, e cioè dove il fenomeno si è prodotto e dove vanno utilizzati i frutti colti a seguito di una particolare esperienza vissuta su un piano diverso della coscienza.
Ciò che avviene sulla Terra è registrato; resta impresso magneticamente proprio in questa zona cuscinetto che bisogna visitare per recuperare dei dati o dove ci si può trovare in modo accidentale quando il contatto avviene in maniera non voluta se non addirittura temuta.


Ci sono delle frequenze inibite alle possibilità umane e pertanto la normalità per l'uomo può svolgersi solo rispettando particolari condizioni che tengono conto sia della sua struttura fisica, sia della conoscenza che possiede, sia della coscienza che ha maturato. Quando la coscienza chiede approfondimenti allora scattano tutta una serie di meccanismi atti a pilotarne la evoluzione in base alla necessità. Necessità che può essere di carattere religioso, sociale, scientifico o filosofico ed in base a ciò avvengono aggiustamenti che consentono all'uomo di recepire vibrazioni funzionali al suo bisogno.


Ma questo è un passaggio ancora nella normalità, e cioè all'interno di possibilità intrinseche alla potenzialità umana, e quindi ancora all'interno della zona cuscinetto. Il vero passaggio coscenziale avviene dopo un certo periodo in cui si è provato e riusciti (l'uomo è riuscito) a sforare la zona cuscinetto portandosi oltre. E anche se non evidente finché non si acquisisce una vigilità stabile, proprio perché si entra in risonanza con frequenze vibrazionali diverse (di tipo animiche), si può gradualmente entrare in stretto contatto con gli organizzatori del sistema; con chi vigilando organizza ed usa i sistemi di controllo per fini evolutivi della specie allo scopo di far divenire evidente che solo attraverso determinati collaudati meccanismi è possibile acquisire una formazione idonea a potere presenziare dove prima partiva il soccorso.
Ma c'è da fare attenzione ad un aspetto. Tutto ciò che avviene all'interno di un campo vibrazionale con determinate potenzialità è libero di avvenire come vuole. Il controllo quindi non va visto come forma coercitiva, bensì come monitoraggio che scatta quando si va oltre la normalità che permette una naturale crescita evolutiva delle specie e dei generi.


Capita, a volte capita, che individuata la matrice (il sistema di controllo), si voglia copiare gli schemi così da trarne lucro e profitti, ma quando ciò avviene vuol dire che l'evoluzione umana naturale ha raggiunto un punto critico. È in grado di portarsi oltre perchè l'evoluzione scientifica e spirituale hanno generato i presupposti perché ciò avvenga.
Ecco che allora, visto che le limitazioni inibitorie non sono più tali perché superabili e oltre tutto per fini egoici perché tale è la natura umana, il presupposto può essere allargato per consentire un adeguamento su larga scala coinvolgendo il maggior numero possibile di individui a livello di passaggio coscenziale. In modo anche da spuntare le armi a chi in maniera impropria vuole prevalere sui suoi simili ingabbiandoli in schemi coercitivi ed innaturali che non hanno motivo di esistere. Le maglie energetiche possono essere allargate per consentire una visione più profonda e può essere allentata la vibrazione che trattiene la zona cuscinetto lasciandola libera di accorparsi come meglio crede. E quindi di accopparsi energeticamente in chi aderente prettamente alla fisicità si trova a suo agio nel sentirsi protetto dal tipo di benessere che il suo piano vibrazionale gli offre, o di congiungersi fondendovisi con chi, uomo, protende in modo autonomo (anche se “veicolato” dalla energia di sostegno che lo ha accompagnato nel processo) verso un oltre che non vede più irraggiungibile ma anzi esplorabile; e come prossimo ambiente in cui vivere ed operare.


Tutto ciò fa parte del processo in corso di attuazione ed ognuno può verificarne la portata e la qualità semplicemente guardando in se stesso. Senza pilotare i pensieri perché vuol conquistare un certo stato di coscienza, ma lasciando che emerga proprio la sua coscienza che è alla base della scelta che andrà a fare.


La mente sta alla coscienza come la coscienza sta all'anima. La mente non può ingabbiare l'anima, né l'anima può pilotare la mente se la coscienza non è d'accordo. La coscienza per essere d'accordo deve morire a se stessa scoprendosi anima che dispone di una mente diversa (agente ed esecutrice di piani ben precisi) per operare dove è naturale risiedere quando si hanno tali attributi.
La scelta quindi è: conoscendosi veramente, cosa si vuol fare?





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