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Eventi

 

27 gennaio 2007


Una formidabile successione di eventi starà ad indicare che il momento è arrivato; che è arrivato il momento del risveglio collettivo perché nessuno potrà esimersi dal prenderne coscienza.


Questo comunque non sarà automatismo di crescita ma obbligo di scelta. Costringerà tutti a reagire in base al proprio sentire, in base alla propria coscienza.


Cultura e spiegazioni conteranno poco perché si sarà coinvolti ad un livello diverso della coscienza; ad un livello così profondo dove la reazione è istintiva.
Verrà veramente fuori chi si è e che potrebbe non coincidere con chi ci si crede di essere.
Chi si sente pronto potrebbe scoprirsi tentennante e chi invece all'oscuro dei moti che interessano la Terra e l'universo potrebbe trovarsi perfettamente in linea ed a suo agio in situazioni impreviste ed imprevedibili dove ciò che conta è la partecipazione senza tirarsi indietro; anche perchè l'alternativa, la rinuncia quindi, equivale a sconfitta.


L'attenzione, calamitata a livello collettivo, non potrà essere distolta; senza appigli cui poter ricorrere rifugiandosi in stati mentali pronti ad erigere barricate nel nome della speranza, si dovrà constatare la realtà nuda e cruda affrontandola. E, visto che tirarsi indietro non sarà possibile, o si prosegue nel senso che si aderisce spontaneamente al flusso coinvolgente, o ci si blocca. Ci si blocca per paura di andare incontro verso chissà quale pericoli non capendo che il “pericolo” è proprio la rinuncia ad essere se stessi; ad essere quella propria parte che venendo allo scoperto sa come affrontare la situazione e reagire.


Un fatto di coscienza dunque. Per questo il coinvolgimento avverrà a livello profondo. Per dare agio alla coscienza di capire essa stessa cos'è e cosa sta succedendo.
E succederà che tutti, proprio tutti, si potrà scegliere se andare dove non si muore o fermarsi a vivere proprio dove si nasce per dover morire.


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