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Nuovi progetti

12 maggio 2007




Per verificare una condizione bisogna considerare a cosa ci si rivolge. E cioè se la stessa va considerata in modo logico o in funzione di eventi che accadendo sconvolgono proprio la logica.
Quando la realtà cambia lo fa in funzione di ciò che intende realizzare, e così accade che aspetti prima rilevanti perdono totalmente valore perché subentrano condizioni (nuove) che alterano totalmente la realtà rendendola idonea a nuovi progetti.
Questo fa sì che, cessando interessi di natura prettamente economica e di possesso, possano subentrare ruoli che allineano al nuovo che emerge e detta le condizioni entro cui è possibile agire; fornendo i mezzi necessari per svolgere compiti.


Se la nuova realtà è un flusso che espandendosi rende chiaro il modo in cui bisogna agire ed anzi ne detta le condizioni, è evidente che debba essere il flusso stesso a creare condizioni tali da far sì che gli eventi apportino le necessarie modifiche per una radicale trasformazione. Non sta al singolo provvedere ma adeguarsi, sapendo che ciò che avviene non va ostacolato; anzi va accolto ed alimentato attraverso la propria opera.


I compiti possono diventare chiari perché ora è il momento della chiarezza.
Non più se o ma, timori e titubanze, bensì apertura nei confronti di ciò che per attecchire non può essere rifiutato. Ed in se stessi la vita attecchisce se non la si rifiuta; se la si alimenta con il flusso che la vuole tale e che, ben per questo, segna il passaggio. O dentro o fuori: non c'è spazio per speranze e tentennamenti. Ciò è essenziale e determina l'inserimento o meno nella nuova realtà.


Oltre che una scelta è un “sentire”. Perché o si è o non si è ancora: il fatto stesso che esista il dubbio vuol dire che interiormente esistono incertezze; anche l'essere interiore non è pronto ad accorrere e sostenere.
Del resto il lavoro va svolto essenzialmente dall'uomo incarnato. Suo l'onere della scelta chiedendo aiuto a chi (egli stesso) è nel profondo e, in base a come avviene, si stabilisce quel contatto (col proprio essere interiore e superiore) che può sfociare in identificazione.


Non ci sono alternative né vie di mezzo. Ed alla base della chiarezza c'è proprio la scelta.


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