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Senza trattenere

10 dicembre 2007




Prendere e dare, senza trattenere. In quest'ottica soltanto si entra nella datività. Solo così si può far parte di quanti al servizio del bene superiore hanno un ruolo attivo nella trasformazione.


Avere un ruolo significa fare parte di una fratellanza che si sviluppa in ogni piano della coscienza in maniera adeguata e funzionale al proprio bisogno. Bisogno che viene totalmente soddisfatto nel prendere in maniera continua ma che diventa necessità contingente da soddisfare continuamente se si trattiene per se stessi ciò che invece è dedicato ad altri.


Chi fa parte della fratellanza ha dovuto rendersi conto di questa forza stabilizzatrice che annulla la dualità col richiamo degli opposti perché si comincia ad adoperare l'Amore; anche se all'inizio non è facile adeguarsi. Perché pensando di voler donare si dona troppo ma attraverso la proprio volontà, addirittura mettendosi anche nella condizione di mal sopravvivere per paura di prendere. L'amore egoico, in un piano più sottile, ha anche questa caratteristica: manifestazione dell'ego che così facendo appaga se stesso.


La datività è uno strumento di comunicazione attraverso il quale viene distribuita la conoscenza; conoscenza i cui sviluppi assumono un significato sempre più attinente allo stato d'essere raggiunto.
Se per esempio (nella datività) si ha bisogno di sapere, il sapere viene incontro nella certezza che sarà utile non soltanto a chi ne è “materialmente” il beneficiario ma verrà elargito; poiché ci sarà chi si presenterà a farne richiesta. Senza che ci sia bisogno di una volontà attiva da parte del beneficiario nel voler donare a chi gli pare.
Se si ha bisogno materialmente perché il ruolo lo richiede, puntualmente arriverà il necessario e, qualora dovesse essere in sovrabbondanza, ci sarà chi nel bisogno ne farà richiesta.
Sono automatismi e, come tali, non vanno aiutati. Non ce n'è bisogno. Anzi nel farlo, intervenendo quindi attraverso un proprio atto di volontà, si esce dal flusso che li genera per conseguentemente doversi riconnettere. Anche se questo comunque succede (può succedere) nella fase iniziale, quando ancora non si è stabilmente connessi col proprio essere interiore che correttamente sa sempre cosa fare.


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