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Si va

12 ottobre 2007



Si, d'accordo, una vita di successi, di stenti, oppure normale. Ma alla fine che resta? Ovvio che declino e decadenza sono in agguato per tutti, questione di tempo. Chi non ha niente va, chi ha accumulato lascia, ma in ogni caso si va. Si va dove non c'è speranza. È rimasta qua a reclamizzare che non si muore.
E chi lo sa che non si muore se nulla si è fatto per scoprirlo? Chi può dire che è così e non l'opposto?
Sicuramente lo sa chi è già andato, chi con la dipartita molla gli ormeggi e va oltre la barriera. Perché così deve essere, una barriera che non permette di vedere oltre, né d'ascoltare se la vita è ancora.



Dilemma senza responso, o strada che conduce dentro se stessi. Dove già ora vivi si risiede in attesa di scoprirlo quando si muore.


Ma se dentro di sé, se effettivamente esiste già la vita che poi fugge quando si muore, è proprio impossibile prenderne coscienza tralasciando la speranza? Esiste l'esperienza che fa vibrare il cuore, trasforma la coscienza e modifica la mente? Così che appaia chiaro che esistono altri mondi in cui l'anima vive una diversa realtà. Perché la vita vera non sta solo di qua.


Certo, provar per credere, però come si fa?
Basta svuotar la mente, il resto vien da se. Basta rendersi liberi da sesso ed egoicità. Basta pagare quest'oboli ed il sigillo sparirà. Basta ascoltare l'anima, lei sa come si fa.


Dentro di sé c'è un altro mondo che attende chi sta qua, ma se si vuole osare, se veramente si è motivati a farne parte per migliorare ora la propria condizione (ed essere di aiuto agli altri che, fratelli, hanno bisogno per comprendere), c'è tutta una fratellanza pronta ad intervenire. Per condurre dove non si muore; per far sì che vivi in terra si sia nella condizione di essere legati perfettamente (e quindi essere) a chi oltre la morte sa che l'uomo che è è solo una esperienza per migliorarsi; possibilmente riuscendo ad attuare la trasformazione che è di aiuto agli altri. Perché un uomo che rinasce in terra a nuova vita nel suo stesso corpo ha sicuramente interessi diversi da realizzare, quelli che attengono alla datività divenendo canale attivo che tutto ciò che prende da.




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