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Coerenza

15 maggio 2008



 
Rompere gli schemi è una conseguenza a ciò che si crede. Non si può perseguire il nuovo senza abbandonare il vecchio restando ancorati a ciò che inevitabilmente è destinato a scomparire per permettere l'emersione del nuovo mondo.
Le emersioni fanno parte dei cicli. Sono progetti che consentono la manifestazione di una evoluzione insita nell'essere ma non ancora operante per mancanza di capacità. Il che comporta emersioni graduali per dare modo alla manifestazione di assumere coscienza nelle sue capacità.


Di fatto ci sono due tipi di consapevolezza. Una riguarda l'emersione e pertanto inconscia fino a che non se ne prende coerente contatto, l'altra relativa a ciò che è stato consapevolizzato tramite la coscienza.
La consapevolezza inconscia, quella che emerge quando la si sa evocare, se vogliamo è totale. Nel sempre più profondo c'è la radice della consapevolezza stessa che indirizza l'evoluzione verso l'interiorità così che i cicli abbiano a manifestarsi non all'improvviso, ma seguendo logiche dove l'emersione è a conseguenza di un richiamo reso possibile proprio dalla interiorità che trasmette a chi sa ascoltare chiari messaggi preannunciando la realtà.


La realtà ora, preannunciata, è in fase di trasformazione proprio per consentire la presa di coscienza ai più di un cambiamento in corso che in virtù di una emersione permette una ascensione: l'ascensione della coscienza ad una sua nuova interiorità. Proporzionalmente più è profonda l'emersione nella manifestazione, più la coscienza scende nel profondo di sé perché ne ha la possibilità essendo matura per il passaggio. Emersione ed ascensione come aspetti sincronici della stessa realtà che manifestandosi rende l'ambiente omogeneo alla coscienza, e l'evoluzione funzionale ai cicli che emergendo compattano la realtà. I cicli adeguano la realtà al progetto in fase di manifestazione in modo del tutto logico e coerente. In funzione dell'indirizzo, decade un sistema sperimentato e ne sorge uno nuovo proprio dalle ceneri del vecchio; dalla sua interiorità.
Cosa questa che non è perpetuare il vecchio tramite piccole modifiche ma ripartire da zero coerentemente a ciò che, esistendo già, diventa supporto consapevole; anche se non più applicativo né esplicativo in tale tipo di realtà.


Rompere gli schemi, quando si è coerentemente collegati con la propria interiorità che trasmettendo indirizza anche, significa costruire la nuova realtà adeguandosi alla stessa che emergendo realizza.
Un passaggio verso l'interiorità con relativa presa di coscienza che consente all'interiorità stessa di emergere proprio perché se ne può avere coscienza, visto che c'è chi lo attua. Una trasformazione in piena regola che quando riguarda i cicli indirizza l'evoluzione verso ciò che la coscienza collettiva può esprimere. Coscienza collettiva che per esprimersi deve anche conoscere ciò che l'interiorità trasmette a coloro che diffondendolo lo rendono accessibile affinché serva come preparazione verso l'evento che emergendo cambia e trasforma.