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Divulgazione

12 marzo 2008





Mai come ora è utile la divulgazione. Divulgazione che avrà il sostegno di tutto le forze che partecipano al progetto uomo nuovo in una Terra nuova.


Essere terrestre ora, in questo particolare momento di transizione, vede l'impegno congiunto di quanti si prodigano per la fratellanza multidimensionale perché qui può trovare reale e concreta applicazione.
La divulgazione consta di fasi ben precise e si applica nei modi e nei tempi opportuni affinché possa sortire i risultati voluti. Divulgare un messaggio può essere di vitale importanza se contiene informazioni utili al sistema verso cui si riferisce. A maggior ragione se offre anche la chiave su come affrontare un problema di natura diversa rispetto a quelli che comunemente si è abituati a risolvere.


Proprio perché i tempi sono maturi bisogna realizzare un sistema di informazione atto a divulgare il modo in cui è possibile accettare uno scontro restandone immuni. Immunizzazione personale per in ogni caso sopravvivere. Perché quando non è chiaro ciò che la vita rappresenta nel suo vero contesto, ciò che più conta è la sopravvivenza: evitare l'estinzione di sé.


Il problema della sopravvivenza è atavico ed inconscio. Legato alla paura della morte la genera anche (la paura). Perché non capendo il cambiamento di stato viene colto il solo aspetto evidente quando si hanno sensi che non recepiscono oltre la percezione fisica.
Se si vedesse cosa succede al momento del distacco dal corpo, il distacco stesso assumerebbe via via il carattere di normalità. Fermo restando che a quel punto anche la vita sarebbe diversa perché in possesso di qualità speciali (per esempio la vista), la vita stessa si svolgerebbe in maniera diversa e con possibilità in più per affrontare e risolvere temi quali trapianti e salute in generale. Dovendo anche considerare un senso della vita rivolto al benessere e non più verso dolore e sofferenza.


Ma andando per gradi ciò che conta ora è pianificare il modo in cui svolgere un compito sapendo che è di pubblica utilità. Sapendo che da questo dipendono tanti altri aspetti collaterali e connessi per non fermarsi restando arenati alla sopravvivenza e basta.


Però si tratta anche di capire bene in prima persona cosa succede per di conseguenza agire in linea con il flusso a sostegno del cambiamento senza ostacolarlo per ignoranza. Aspetto questo valido per tutti, oggetto della divulgazione ed esperienza personale da compiere per soddisfare il requisito minimo che comporta la sopravvivenza.


Sopravvivere comporta già uno scampato pericolo dove ciò che resta è la vita nella forma in cui la si conosce e considera. Ed è quello che maggiormente conta; anche perché riguarda i più e non c'è il tempo per approfondire temi connessi all'interiorità ed i mondi in cui questa manifesta vita a livelli sempre più profondi dell'esistenza e dell'essere.


Essere uomini ora ha però un vantaggio. Si gode dell'appoggio immediato di quella parte di sé prima difficile da svegliare e far intervenire nella quotidianità per mancanza di interessi atti a coinvolgerla; ed ora costretta a sentire il richiamo forte di chi non sapendo come reagire la invoca con tutto se stesso. Viene richiamata l'attenzione e chiesto l'intervento di chi normalmente si occupa d'altro; di ciò che attiene alla sfera dell'inconscio in cui l'uomo non ha vigilità.
E ciò succede perché anche l'inconscio va ad essere scombussolato nella sua stabilità a causa dell'evento che provoca il problema. O il risveglio collettivo generale.