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L'interiorità non è solo un rifugio

7 aprile 2008



 

Bisogna ridistribuire quel che si riceve in modo automatico e funzionale al bisogno di chi venendo incontro si ritrova attratto da ciò che la nuova forza sprigiona.
L'energia dell'anima è forza che rafforza ed attrae. Questa forza subordina la coscienza al suo stato perché le imprime un'accelerazione che, relativa al suo grado di vibrazione, la adatta ad un più profondo stato d'essere; accorda la coscienza su frequenze che la immettono in una nuova condizione consentendole di sperimentare la vita dal punto di vista di chi immortale deve preoccuparsi della trasmissione di tale requisito a chi ne manca. Trasmissione non solo a livello di concetto ma come stato d'essere, nella gradualità che questo comporta per potersi esprimere.

La coscienza quindi ora, sollecitata dall'interno, dalla sua interiorità (che è ancora più sottile rispetto al tipo di energia che lei coscienza rappresenta ed esprime nei confronti del fisico), si può rendere conto della vita dentro di sé e non soltanto di quella che lei crede di dispensare al corpo attraverso un animazione relativa (quando ancora crede di dover morire).
La vita dentro è l'anello che congiunge mondi invisibili in una dinamicità che è propulsione per raggiungere verificandolo lo stato eterno ed assoluto; andando per gradi, così che la coscienza rendendosene conto possa trasformarsi ed essere.

Permettere che la vita emerga da dentro è un'arte che bisogna assimilare perché concepire che è così non è sufficiente per potersi per esempio spostare di dimensione per svolgere compiti la cui natura attiene ad uno stato d'essere che lo permette.
L'interiorità non è solo un rifugio dove raccogliersi cercando la pace, è un “luogo” che permette di esprimersi per la vita che manifesta. Perché dentro c'è vita, sempre più sottile per intensità e più elevata per vibrazione.
Essere aperti alla vita che sgorga da dentro di sé permette ai prendere e donare senza bisogno alcuno di trattenere per sé perché la ricchezza interiore è inesauribile.
Contattare la vita che è dentro di sé immette in un mondo nuovo dove la vibrazione è scandita dall'anima e dove non si entra se non si vibra di pari intensità. Cosa possibile facendo emergere l'anima che c'è dentro di sé, consentendole di emergere perché le si offre il necessario per prendere possesso della coscienza trasformandola, adattandola ad un nuovo e diverso tipo di vita.

La vita che da dentro sparge vita fuori è la vera novità, ciò che consente trasformazioni di massa; perché diventando attiva l'energia dell'anima si può essere ascoltati da chiunque abbia un'anima, e tutti hanno un'anima.

Contattare l'anima, la propria anima è semplice, ed ancor di più farla emergere. Ciò che è difficile è convincere se stessi a farlo; perché oltre a crederlo possibile bisogna realizzarlo.

Essere uomini in questo momento offre grandi possibilità. Non più pionieri si può diventare animatori in una terra promessa che può emergere e dare prova che la vita non è soltanto quella che la Terra fisica esprime, perché c'è tanto di più.
Dentro di sé c'è lo spazio che consente di colmare distanze incredibili. Ma il cielo dell'anima non è il cielo dell'uomo anche se possono diventare unica realtà.