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Adeguare la vibrazione

14 aprile 2008



 
Quando si è certi che il cammino intrapreso è in aderenza con ciò che il flusso della vita tesse affinché si manifesti un certa realtà non si dovrebbero avere dubbi e titubanze. Il bisogno che si ha genera attrazione e l'attrazione è l'elemento su cui si può fare affidamento sicuri che non mancherà ciò che occorre alla vita per manifestare quella data realtà.


Voler comprendere è legittimo, riuscire a capire dipende da quanto si è centrati nella propria interiorità.
Essere centrati è innanzitutto un fatto di coscienza; di volerlo essere. Certamente non è semplice ma fa parte del cammino per sviluppare capacità che consentono di essere presenti ed agire.
E, poiché regola, vale per tutti. Tutti seguendo un determinato percorso possono accedere dove per esserci occorre unificare la mente al cuore. Perché di questo si tratta.
Diminuendo l'attenzione dai piani superiori verso i quali la mente (e la voglia di libertà) si sente proiettata, si può riuscire a centrare il fine del cammino terreno. Cammino che non va confuso con l'aspirazione al divino, perché distoglie e fa perdere l'occasione che ogni incarnazione offre per realizzare in Terra la trasformazione che rende corpo, coscienza ed anima un'unità vera ed indissolubile.


Centrare la mente nel cuore significa in effetti adeguare le proprie vibrazioni su frequenze animiche, quelle che attengono proprio al cuore. A chi collegato all'anima può rendere la coscienza cosciente del suo stato terreno. Stato che consente alla coscienza di attingere dall'anima per così imprimere al corpo il necessario sapere affinché, divenendo un'unità, si crei la condizione per affacciarsi dove tale stato permette di essere ed agire.


Capito lo scopo può diventare più semplice adeguarsi; che è anche la via per realizzare lo scopo.
La mente in questo modo si calma da sé, proprio perché “scende” di vibrazione.