F M O O

fmoo@ottavaora.it

 

 

indietro

Apri formato stampabile

 

home

 

Come si costruisce la realtà

3 gennaio 2009


Operare per gli altri ha come scopo l'edificazione del benessere collettivo. Benessere che consente di potersi dedicare completamente alla datività. E cioè essere attivi su un piano di sviluppo dove si collabora con chi ha capacità di indirizzare ed attrarre verso progetti specifici; progetti di assistenza ed ausilio a quanti, trovandosi ad un livello che non consente ancora di vedere chiaro, hanno proprio tale necessità.


Anelli di una catena si può diventare gradualmente chi in precedenza dava indicazioni verso il procedere evolutivo. Così da ritrovarsi a propria volta nella condizione di fare lo stesso con altri. Altri che (in virtù del bisogno che la coscienza sente di procedere verso sue mete possibili) andranno ad occupare il livello che si lascia per l'avvenuto passaggio di stato (in quanto si è diventati chi prima faceva da guida).
Si rinasce nella coscienza per non dover ancora nascere per realizzare proprio questo passaggio.


Lavoro e travaglio personale che conducono gradualmente a definire, comprendere e realizzare una condizione che da invisibile si materializza perché la si concepisce vera e possibile. Già in potenza dentro di sé, dentro ognuno, questa condizione diventa uno stato d'essere in chi (chiunque) osa infrangere il tabù della morte.
Rendendosi conto di essere già contemporaneamente vivi dove risiede l'anima di chi lascia il corpo quando muore, si può riuscire ad unificare lo stato umano e mortale con quello dell'anima immortale; identificandovisi mentre si è vivi in quanto uomini. Passaggio di stato che in automatico produce una nuova condizione per realizzare in Terra “lavori” non possibili a chi sa di essere solo carne.


Lungo la via della conoscenza verso il riconoscimento di sé ci sono passaggi che ogni tanto coinvolgono la totalità per generare nuove opportunità di vita. A livello generale avviene ciò che potrebbe essere visto come il riassorbimento di un ciclo per consentire uno sviluppo su basi completamente nuove ed innovative facendo sì però che non manchi la capacità; entrando a far parte del nuovo (nuovo per chi entra) si comprende che è già “abitato” proprio da chi può indirizzare perché ne ha capacità; capacità che viene gradualmente travasata in chi arriva evitando che possano esserci periodi stagnanti o di incerta destinazione.


Così anche quello che in apparenza può sembrare un inizio, un ricominciare da zero (e per certi versi una involuzione perché viene a mancare tutto ciò che sembrava stabile e su cui si faceva affidamento) racchiude il parto del nuovo allineato ai tempi generali (cosmici) e non alla parzialità del sistema in cui ci si trova.
Processo armonico pertanto, ma che può apparire destabilizzante se si osserva la parzialità. Un giro della spirale verso il suo centro così che la concentricità non abbia a risentirne; sia che la si veda appiattita (tipico per chi opera nella linearità), sia che la si colga nel suo aspetto immediatamente più profondo dove si sperimenta la sfericità. In modo da avere una visione commisurata alle proprie capacità qualunque sia la posizione che si occupa.
Chi sta sperimentando la linearità deve concepire che si trova ed opera in un cerchio; per acquisire una coscienza a 360°. Cosa possibile solo portandosi al centro del cerchio (dentro di sé). Entrando così e di fatto nella concentricità che permette gradualmente di “avanzare” da una esperienza lineare onnicomprensiva (360°) a una più profonda; concependo che il cerchio è parte di una sfera (fino ad acquisire una coscienza sferica).


Il punto è che solo trovandosi al centro di sé (qualunque sia la posizione, sia essa lineare o sferica) si può accedere ad uno stato più profondo; della spirale, ma anche di se stessi in definitiva per meglio comprendere la globalità.
Globalità che quando inizia ad essere percepita non può escludere nessuno da se; dovendosi anzi attivare (ma è normale che sia così perché diventa uno stato d'essere) per far sì che tutti possano essere in grado di comprenderlo ed entrare in tale sintonia.


Andare verso il centro di sé (inteso come conquista di quel che prima non si riusciva a cogliere pur concependo che c'era qualcosa da cogliere) produce cambiamenti significativi. Quando avviene a livello generale poiché la spirale lo prevede, i cambiamenti non sono da poco.