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Ponte

4 maggio 2009



Il nuovo flusso energetico, animico, che avvolge la Terra rilascia armoniche che se da un lato “accordano” chi le percepisce, di contro destabilizzano chi non le concepisce. Creano una rottura d'onda che neutralizza l'effetto di vibrazioni che hanno lo scopo di trattenere in un reticolo energetico che consente ma obbliga a sperimentare la datività come forma di possesso. Permettendo all'io (alla forma di coscienza che prende atto di esistere) di considerare in maniera vincolante l'ambiente che gli consente di esprimersi; e cioè di non essere in grado con quel tipo di coscienza di spostarsi da tale ambiente. Ma permettendo anche alla coscienza un passaggio qualitativo possibile nella sua condizione se ne sente il bisogno perché si rende conto che può spostarsi da quella condizione senza però abbandonarla; costruendo un ponte energetico/vibratorio che consente anche all'ambiente di armonizzarsi su frequenze diverse.

Costruire un ponte energetico/vibratorio è un'opera di ingegneria spaziale dove la coesione è data dallo sviluppo di stimoli atti a generare attrazione di forze pensiero neutre stabilizzandole su questo scopo specifico.
Un ponte energetico è una struttura portante che consente di superare agevolmente lo spazio tempo perché immettendo in un frequenza diversa in modo armonico e controllato permette di essere attraversato senza risentire degli effetti che un salto quantico provoca nel momento in cui la coscienza si rende conto che lo sta facendo.

Il salto quantico è un passaggio di stato: una accelerazione di una data normalità determinata da una interferenza che anche quando sembra voluta e quindi volontaria è fuori del controllo dell'operatore. E cioè non si riesce a calcolare l'intensità con cui deve avvenire e quindi l'esatto risultato che deve produrre, e non lascia la porta aperta per il ritorno; un viaggio a senso unico senza conoscere l'itinerario.
Il ponte energetico consente l'attraversamento in modo stabile: sapendo quindi dove si vuole andare e come rientrare.

Il sistema che consente la costruzione di un ponte energetico/vibratorio non è meccanico. O per lo meno la meccanica è da intendere come capacità di indirizzare onde attingendo da energie neutre (neutre comunque per il concepito terrestre) attraverso il pensiero reso capace a tale scopo dalla permanenza sulle frequenze animiche che lo magnetizzano in modo da renderlo attrattivo del tipo di energia di cui ha necessità; senza doversi preoccupare di doverla individuare e cogliere ma semplicemente usandola.
Essere nella capacità di costruire un ponte energetico/vibratorio significa non soltanto saper attraversare un limite, quello che per esempio divide l'energia fisica da quella eterica ed animica, ma consentire ad altri l'attraversamento se nella condizione di non tirarsi indietro; se visto il baratro non hanno paura di cadere nel senza ritorno perché la loro coscienza lo concepisce.