L’uomo viene sulla Terra per meditare
sulla morte tramite esperienza diretta; per
concepire la vita.
Chi sono, dove vado, da dove vengo
sono chiavi di accesso verso mondi invisibili che si
aprono alla percezione solo quando ci si interroga
sulla vita e i suoi perché. Rispettivamente
rappresentano l’animale, l’uomo e la divinità
(l’essere divino che l’uomo è se raggiunge tale
stato) e tracciano il cammino da seguire se, posti i
quesiti, ci si addentra verso se stessi, verso
quella profondità dove si celano misteri; e che va
superata per concepire che questo abisso inizia alla
vita.
L’abisso interiore, contrapposto alla
profondità dello spazio che sembra si debba
perforare per raggiungere via via sempre più potenza
e conoscenza, è il vero ostacolo che separa l’uomo
dalla sua essenza, da ciò che è quando riconosce,
accetta e si identifica nell’essere superiore che
egli stesso è quando lo diventa. |