La mente

 

9 maggio 2006

 

 

La mente è l’organo che consente di pensare; respira pensieri. I pensieri sono il nutrimento della mente.

 

I pensieri sono energia e la mente respira energia, si nutre di ciò che i pensieri le trasmettono; e quindi si nutre del tipo di energia della quale sono intrisi i pensieri.

 

Il respiro dei pensieri è funzionale al bisogno dell’uomo. Più egli è consapevole dell’essere e dell’esistere, tanto più cercherà di nutrirsi di pensieri che soddisfino tale sua necessità; di apprendimento tramite una ricerca mirata.

 

Come per l’aria c’è il respiro inconscio e quello consapevole; quello consapevole non è selettivo ma autoselettivo. Non si possono respirare pensieri di un certo tipo ed intensità di energia se prima non ci si adegua a tale energia.

La mente non può respirare ciò che l’uomo non concepisce.

 

L’uomo per concepire in modo consapevole ha bisogno di apprendere che deve indirizzare la sua ricerca verso qualcosa di più specifico rispetto alla sola transitorietà dove è normale nascere, crescere e morire. L’uomo deve concepire che non si muore e per farlo deve sperimentarlo. Ha bisogno di constatare direttamente la vita oltre la morte quando non ancora è morto. Solo questo può dargli l’assoluta certezza che così è maturando adeguata coscienza.

 

La coscienza di morte è conquista perché frutto di esperienze dirette che ne accertano la veridicità.

La coscienza di vita oltre la morte è in fase di sviluppo; la coscienza sta maturando consapevolezza che così è tramite esperienze possibili nella fisicità se vengono assolte determinate condizioni.

 

Così come è possibile constatare che in assenza di respiro di aria non si muore, è parimenti possibile verificare che in assenza di pensieri non si muore, anzi si è oltre la mente intesa come funzione. Automaticamente si è vivi in una dimensione condizione dove, cessati i pensieri, appare una realtà diversa.

 

Entrare da vivi in tale dimensione è l’inizio di una nuova avventura. Si ha coscienza che oltre quella che sembra essere l’unica realtà possibile c’è ancora vita. E che questa vita non dipende da quella fisica ed anzi la condiziona pure.

 

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