La verifica

 

15 maggio 2006

 

 

La verifica a ciò che si è dipende da quel che ci si crede di essere.

 

Lo stato neutro è una condizione particolare; proprio perché tale non presenta riferimenti, tranne quello del non essere.

 

Quando dentro di sé ci si rende conto di essere senza pensieri, se vogliamo a disagio perché svuotati di una energia che si conosceva e faceva sentire vivi, quello è lo stato neutro che prende possesso della mente per iniziarla verso una nuova realtà.

Solo così infatti si può instaurare un rapporto tra uomo e l’essere di cui è parte; e che egli stesso è in una dimensione più profonda della esistenza. Solo così, dopo aver fatto tabula rasa, si può incidere il programma che bisogna portare avanti per costruire quella realtà che è propria della quinta dimensione.

 

Fino a che non avviene questa modifica all’interno del proprio apparato pensante si è solo proiettati verso il nuovo che arriva perché lo si sente vero ed auspicabile, ma non ci si è ancora.

 

L’energia è una cosa seria e quella più sottile può abitare in se stessi solo se le condizioni lo permettono. Bisogna che ci sia un ambiente ideale che consenta questo innesto.

 

Tale ambiente è già in potenza in qualunque uomo, ma occorre che ognuno lo renda idoneo ed accessibile a quella parte di sé che dimora dove non è possibile esserci se prima non si raggiunge la stessa intensità vibrazionale.

 

Poiché l’uomo ha una struttura fisica e poiché la parte interessata a questo tipo di modifica è il cervello, proprio qui deve avvenire la trasformazione che permette alla nuova energia di risiedervi.

Se questo non avviene c’è una porta energetica che resta chiusa a tutela della integrità fisica evitando che energie non compatibili entrino in contatto.

 

La gradualità del cambiamento è garanzia di un corretto adeguamento da parte dell’uomo che può entrare in contatto diretto con “zone” più sottili della esistenza ed iniziare a permanervi. Perché il risvolto della nuova condizione non è passiva accettazione di ciò che si insatura dentro di sé, ma fattiva condizione di permanenza sia sul piano fisico sia in quello energeticamente più sottile avendone coscienza; capacità e coscienza.

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