Verifica

 

9 marzo 2007

Verificare se stessi diventa un obbligo da assolvere se si vuole definire il compito relativo a chi si è.
Questa verifica va fatta tenendo conto di un fatto estremamente importante: chi si è quando si centra lo scopo della incarnazione e si diventa chi la ha programmata. Quando quindi l'uomo diventa il suo stesso essere interiore, più evoluto e profondo, che non compare se prima non si realizzano le condizioni necessarie ad una sua partecipazione diretta nel suo essere uomo sulla Terra.
 
Ciò di cui va tenuto conto è che l'uomo che in Terra diventa il se stesso che è ad un livello più profondo della esistenza ha, proprio per questo, fini e propositi ben precisi rispetto alla sola fisicità: vuole evidenziare ciò che la vita ha da offrire se si riesce a contattarla dove la forma ha valore relativo e conta la sostanza; dove sostanzialmente risulta evidente l'immortalità. Evidenza dimostrata a se stessi (all'uomo che la vive) proprio dall'essere divenuti (l'uomo che è una piccola parte è diventato) chi risiede dove si sperimenta la morte proiettandosi attraverso una incarnazione dove manca questo tipo di conoscenza; contribuendo così ad inculcarla e diffonderla tramite la ripetitività che genera coscienza, così da definire un piano di coscienza, una dimensione che possiede tale caratteristica trasmissibile in maniera automatica a chi opera in tale tipo di realtà.
 
La crescita e lo sviluppo sono una conseguenza alla conoscenza e gradualmente la conoscenza offre spunti e mezzi adeguati per far sì che si realizzino anche in Terra opere in linea con ciò che l'evoluzione generale prevede. Sempre arriva il momento che una conoscenza superiore si manifesti per meglio specificare dimostrandolo ciò che prima veniva semplicemente suggerito.
Quando accade la realtà cambia; specialmente se la trasformazione riguarda tanti che seguendo loro percorsi sono in grado e nella condizione di affacciarsi a questa realtà.

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