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Acquisire l'immortalità avendone consapevolezza

29 aprile 2004

Vivi ad un livello superiore di coscienza rispetto a quello umano si diventa quando si constata che il corpo è vita di per sé, e non pregiudica che la vita sia contemporaneamente in ogni possibile dimensione.

Essere vivi oltre lo spazio tempo, più che un’esigenza, è una necessità. Per concepire l’anima e le meraviglie dell’universo.

Affacciarsi oltre lo spazio tempo presuppone aver raggiunto la serenità che apre la coscienza all’anima facendole ritrovare la via di casa.

La coscienza, estensione dell’anima, ha i requisiti utili al suo tipo di esperienza, ma non possiede quella completezza che può realizzare solo attraverso una piena e totale identificazione col suo essere superiore, l’anima per l’appunto.

La coscienza dell’uomo per condividere la realtà dell’anima deve ascendere al livello in cui l’anima vive ed opera e che è oltre lo stato emotivo, emozionale, il Karma e la religiosità.

Questo passaggio comporta una rinascita, vera e propria presa di possesso di una condizione in cui la coscienza supera un suo limite, la fisicità. Un limite fisico che impone, a chi è nel fisico, regole essenziali ed imprescindibili.

Non si può superare questa “barriera” senza l’identificazione nell’anima; se non è l’anima a prendere saldamente il “controllo” della situazione che per vastità sconfina oltre la mente ed il conosciuto, oltre ciò che l’uomo crede di essere.

Per concepire l’anima bisogna conoscerla. Perché di conseguenza affidarvisi diventa la naturale compensazione a tutti i limiti che il genere umano può avere nei confronti della Terra e della fisicità.

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