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Che succederà alla Terra

Come. Quando. Perché.

7 marzo 2004

 

Andando a ritroso nel tempo è possibile trovare vestigia che inneggiano al Sole in quanto portatore di vita, luce e benessere anche a livello spirituale.

Il Sole, sposo apparente della Terra, ne è padre e madre contemporaneamente. Contemporaneamente infatti esercita doppio ruolo in quanto, agente cosmico, rappresenta l’immediatezza dell’ipso facto. L’immediatezza di chi, avendo concepito chi è, può manifestarsi quando vuole; includendo il tempo e scandendone il ritmo così da essere riferimento nei confronti di chi riceve la sua azione. Azione che pur se espressa in spirito di datività, di massima datività, può diventare incombente nei confronti di chi deve maturare giusta coscienza per poterne prendere pienamente atto.

Così come sta facendo la Terra; e l’uomo per conseguenza.

La mente non è uno spazio fisico e l’universo mentale è racchiuso in ogni mente.

Pensare che la mente sia prerogativa umana è sbagliato. È presupposto comune. Anche chi non è “in carne” ha la sua mente, e caso mai si tratta di considerare il tipo di mente e le profondità che raggiunge. Cosa questa proporzionale a quanto riesce a manifestare attraverso il tempo.

Il concetto “tempo” va rivisto alla luce di uno spazio diverso, mentale, parimenti infinito ma nella profondità.

Nell’universo mentale l’immediatezza è caratteristica essenziale poiché caratterizza il movimento.

Il movimento quindi è una conseguenza della capacità di essere vivi nell’universo mentale sapendo che lo stesso universo è dentro di sé. Qualunque sia la forma, l’essenza ha la stessa matrice; e pertanto ciò che si è, è prerogativa della coscienza. Coscienza che per conoscersi crea la realtà che concepisce e lo fa in maniera adeguata alle sue capacità manifestando, e cioè creando concretamente, ciò che concepisce.

Nella sua relatività la Terra genera pertanto un mondo funzionale al suo modo di essere e concepire la vita trasducendolo in realtà per lei concreta.

Questo le permette il suo stato di coscienza nell’ambito dell’universo mentale che lei concepisce in un certo modo, il suo. E non è detto che sia quello corretto.

Ma l’uomo, sulla Terra, non può che appartenere ad una mente che vive ed opera in virtù di ciò che crede sia la realtà. E così la mente dell’uomo non può che rispecchiare la sua energia madre che, mente della Terra, congloba l’insieme degli uomini e dei generi che la costituiscono come Terra fisica, eterica ed animica. Sempre nell’ambito dell’universo mentale che la Terra stessa subisce mentre lo concepisce; mentre cioè si spiega un po’ meglio la realtà acquisendone coscienza.

La Terra appartiene ad un sistema di consapevolezza, quello Solare dove il Sole rappresenta fulcro, riferimento e continuità perché, nell’ambito della concezione che la Terra ha della realtà, l’esistenza è in funzione di quanto il Sole riesce a darle nel tempo permettendole di vivere. Aspetto però relativo a ciò che il Sole rappresenta per la Terra, e cioè nutrimento attraverso il calore.

La vita sulla Terra è una realtà basata sul calore perché così la Terra crede e concepisce. E l’energia che la Terra sviluppa esprime questo concetto nella gamma più vasta che può immaginare interpretando la realtà, che così genera in automatico.

L’uomo fa parte di tale realtà. Anche se ha sempre dentro di sé la profondità – essenza che però riesce a manifestare in funzione di ciò che il suo stato mentale gli consente.

L’universo mentale, pur essendo il vero contenitore, è “oppresso” in un involucro mentale, quello dell’uomo per esempio, che non ha facoltà di autoesplorarsi perché non concepisce nemmeno tale ipotesi. Anzi, nella sua relatività relativa alla Terra, l'uomo esprime solo ciò che crede sia la vita in funzione del calore (fonte di vita). Scandendo e subendo il ritmo che il Sole impone come vettore di consapevolezza.

Un agente cosmico è un vettore di consapevolezza; trasmette cioè consapevolezza che possiede, in modo funzionale al recepente.

Trasmette immediatamente a chi è in sintonia come coscienza, e gradualmente a chi questa coscienza deve formarla attraverso il tempo che necessita; che per gli uomini può ben essere il tempo della Terra, e per la Terra il tempo del sistema Solare .

Il Sole è un vettore di consapevolezza cosmica; fa cioè da trasduttore sia energetico sia animico tra ciò che è come essenza e quanto gli altri riescono a trarre dal suo essere.

Si offre in modo paterno a chi lo crede tale in quanto non si rende ancora conto che lo ha anche prodotto.

In effetti la differenziazione padre madre è relativa alla dualità (esperienza che la Terra sta esaurendo come corso) che non coglie l’insieme, la totalità; alla dualità che nella differenza genera lo specchio con cui confrontarsi per acquisire l’unità come concetto base su cui costruire. 

Sapendo ben trarre da sé, a questo punto, il necessario per farlo. Diventando dativi della propria consapevolezza che, non più duale ed anzi legittima di una mente ormai oltre la “pesante” energia eterica, deve servire ad altri per acquisire la loro giusta consapevolezza. Divenendo di fatto agenti cosmici, ma dovendolo saper fare.

La provenienza del Sole rappresenta anche l’incognita da chiarire per comprendere verso cosa la Terra si sta proiettando.

Considerare l’universo in modo fisico, e quindi misurarlo con parametri relativi alla coscienza maturata sulla Terra, spinge l’universo stesso in ipotesi dimensionali che non trovano applicabilità perché il vettore luce è interpretato in modo duale e non immediato e sostanziale.

Ben per questo occorre essere nella capacità di sé. Essere cioè in grado di sperimentare direttamente l’ipotesi senza lasciare ad altri il compito di farlo. Se si concepisce di essere energia, bisogna essere energia: energia viva che agisce ed interagisce in uno spazio fisico che deve azzerarsi per poter passare direttamente nell’universo mentale (universo mentale che comunque detiene già in sé proprio perché energia cosciente del suo stato e della sua essenza). Sapendosi quindi muovere perché capaci di manifestare (poiché lo si è acquisito) consapevolezza immediatamente; così come immediatamente capaci di essere presenti proprio nell’universo mentale che si possiede in funzione della propria capacità.

La Terra sta facendo questo passaggio. Sta cioè entrando a far parte in modo cosciente dell’universo mentale abbandonando quello fisico perché non più necessario, né in linea con la coscienza maturata.

La Terra può riassorbire la sua energia per essere consapevolmente vettore di conoscenza nei confronti di chi, corpo celeste, dovrà maturare tale sensibile condizione.

La Terra non ha bisogno di espandersi perché va a fare parte di un sistema di consapevolezza diverso; un sistema di datività che fa sempre capo al Sole, ma col quale entra in rapporto diretto, in modo consapevole sapendo di essere parte della sua coscienza.

Quando questo succederà la vita attuale della Terra e sulla Terra avrà un tracollo. Si entrerà a far parte (Terra ed uomini entreranno a far parte) della catena di luce che collega la galassia all’universo mentale senza bisogno di percorrere distanze impossibili che niente hanno a che fare con la fisicità.

Questo tracollo significa nuova vita; nuova vita per chi in linea è già dentro al nuovo sistema e deve solo “metabolizzarlo” nel suo fisico poiché ne ha già cosciente consapevolezza; nuova vita su mondi in linea con la “vecchia Terra” per chi ha necessità di proseguire il cammino di conoscenza relativa legato alla dualità e a tutti gli aspetti che ne conseguono.

In effetti nulla mai muore. Chi non lo sa deve capire, e chi lo ha concepito è già vivo nel nuovo sistema di consapevolezza assieme all’amata Terra e a padre – madre Sole.

                                                          Pace

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