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Compito eccezionale

15 marzo 2005

 

Una relatività molto piccola come quella terrestre non può costituire la base per la vita nell’ universo.

La realtà terrestre ha una logica ed una sua finalità che si deve relazionare con quanto di più profondo appare una volta superata la barriera che separa il fisico dall’eterico.

 

Il corpo eterico della Terra svolge un compito a dir poco eccezionale. Funge da scudo energetico nei confronti di interferenze verso le quali la coscienza umana non è ancora pronta e permette un genere di vita sulla Terra commisurato a ciò che ogni singola coscienza riesce ad esprimere.

 

Questo corpo, vero e proprio contenitore a prova di impatto dimensionale perché garantisce la vita entro i limiti stabiliti dal tempo che produce come parametro su cui si basa la coscienza, ha comunque percezione di ciò che succede oltre la sua frequenza vibrazionale.

 

La relazione che lega l’uomo alla Terra e quella che lega la Terra al sistema del quale fa parte per sua posizione naturale passa attraverso il corpo eterico della Terra del quale l’uomo fa parte con il suo corpo eterico.

 

Considerare comunque il corpo eterico della Terra come ente energetico senza coscienza svilisce quello che è il vero scopo di tale formazione che racchiude in sé, proteggendola anche, ogni cosa che appartiene alla Terra e pertanto la Terra stessa.

 

La coscienza dell’eterico è posizionata entro i limiti stabiliti dalla sua capacità che, pur essendo totale nei confronti della Terra, è molto ma molto limitata nei confronti delle dimensioni più profonde di cui l’essere si compone. Pensare che l’essere sia l’uomo è quanto di più sbagliato si possa concepire, ma questo succede perché si pensa che la vita sulla Terra sia l’apice della vita stessa e la misura della evoluzione.

 

Quando si crede di essere il massimo è ben difficile accettare che possa esistere qualcosa di superiore. Eppure è evidente.

A meno di non volere continuare a coprirsi gli occhi attribuendo tutto ciò che sfugge alla potenza di una divinità regolatrice delle funzioni connesse all’esistenza, è evidente che oltre la relatività umana e terrestre c’è tant’altro da cui prendere per apprendere.

E solo concependo vivo questo tant’altro è possibile relazionarvisi, accertarlo ed esplorarlo anche.

Ma va fatto su nuove basi; basi che scaturiscono dalla presa di coscienza che ciò è possibile perché Terra e uomo sono creature spaziali.

 

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