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Pace Pace Pace

22 marzo  2003

 

C’è un nuovo Sole.

Questo Sole vuole la Pace. Questo sole parla di Pace. Questo Sole impone la Pace.

Pace nel cuore per portare la pace tra gli uomini, nel pianeta, ovunque.

La metamorfosi strutturale che segna l’adeguamento ad un nuovo tipo di vibrazione, risponde ad un ben preciso organigramma entro cui la Terra si trova ingabbiata e sta agendo.

L’evoluzione planetaria della Terra segue un iter sia dinamico sia ascensionale. Il dinamismo è costituito da tutti gli ecosistemi che inglobano la Terra in una struttura stratificata che assorbe l’insieme e lo determina al contempo. L’ascensione riguarda la coscienza della Terra che, modificandosi, amplia la sua interiorità nei confronti del sistema di cui fa parte per concepire uno schema – scopo comune che mira al raggiungimento di un’identità rappresentativa dell’insieme.

Modificandosi la coscienza della Terra, è indubbio che ogni sua parte risente del cambiamento. Ed in effetti c’è il cambiamento proprio perché ogni parte della Terra si modifica.

Questa contemporaneità comunque dipende, in modo più ampio, da una vibrazione vincolante; vibrazione cosmica alla quale Terra ed ogni parte della stessa reagiscono in funzione del loro modo e stato d’essere.

Questa onda portante appartiene alla Terra nella proporzione in cui ne coglie l’intensità, il concetto e la volontà perché infatti, dovendovisi adeguare, emana a sua volta ciò che il suo essere “fisico” subisce a causa della trasformazione in corso.

La Terra pertanto filtra ciò che ogni sua parte non potrebbe intendere in ugual modo poiché, per l’appunto, solo parte di una coscienza (quella della Terra) che, nell’esprimere se stessa, ingloba in sé proprio tutte le sue parti.

La coscienza della Terra ha una doppia funzione, pilotare l’evoluzione ed al contempo determinare l’ascensione. Cosa comunque questa comune ad ogni coscienza che attraverso la forma veicola l’essenza per affermarsi come piena consapevolezza del proprio essere.

La struttura della coscienza è un sofisticatissimo sistema interconnesso al pensiero, alla energia pensiero che viene catalogata in base alla densità vibrazionale che trasmette. La energia pensiero è sempre carica di un contenuto che potrebbe essere catalogato come essenza di tale pensiero; come possibilità di trasferire in atto il suo potenziale.

Questo porta e comporta una conseguenza molto pratica: la coscienza vibra in funzione di una certa, precisa e ben determinata gamma d’onda. Frequenze quindi catalogabili ed attinenti a scopi ben precisi.

Lo sviluppo della coscienza avviene entro limiti ben determinati. Non si può infatti assorbire più di ciò per cui si è predisposti.

Ecco che allora ogni coscienza ha una sua taratura iniziale e l’espansione (della coscienza) riguarda un ben preciso ambito d’azione all’interno del quale verificare in vario modo i suoi limiti e le sue possibilità. Il limite consiste nel non sapere affrontare ciò che non concepisce. La possibilità è la sua apertura verso l’oltre, se si rende conto che per oltrepassare il limite deve affidarsi ad altro.

In quest’affidarsi c’è la nuova apertura: c’è il passaggio che immette in una coscienza più ampia, superiore per ciò che concerne il concepire e, ben per questo, facente parte di qualcosa di molto più vasto e profondo rispetto a ciò che prima la coscienza stava sperimentando.

La portata della coscienza si ampia solo quando va a fare parte di qualcosa dove era prima contenuta in modo a lei inconscio.

Il passaggio in consapevolezza muta i parametri per la percezione che, ampliandosi, permettono di superare agevolmente quanto in precedenza rappresentava un ostacolo.

Avviene che si attiva uno sguardo diverso aperto su una realtà sempre più profonda che tiene conto, poiché lo comprende e determina, di tutto ciò che in precedenza faceva parte di una struttura che vincolava la coscienza entro una certa prestabilita normalità.

Ciò che prima era sfuggente o nebuloso diventa chiaro. Chiaro perché la coscienza ha la capacità necessaria per appurare canoni e vincoli che prima non era nemmeno in grado di considerare; non si poteva porre, ne avrebbe potuto, nella condizione di un ascolto interiore quando era completamente proiettata verso la fisicità ed il mondo materiale fenomenico. Gli sprazzi che coglieva erano puntualmente ricacciati nell’inconscio, quasi segnali da (forse, ma solo in seguito) caso mai potere riconsiderare.

Ma la contemporaneità delle coscienze è un flusso reale che coinvolge l’essere nel suo aspetto sostanziale e lo pone nella condizione di veramente concepire la vita in funzione di ciò che è l’indirizzo portante di una certa struttura. L’utilizzo della coscienza diviene movente per presenziare a rapporti la cui natura esula dall’aspetto ordinario, e che pertanto sono da ricercare in un ambito dove ancora quel piano di coscienza non ha accesso.

E così in effetti la contemporaneità delle coscienze è un attributo che ogni singola coscienza deve definire per porsi nella migliore condizione per concepire l’insieme nel suo essere. Rendendosi conto che ogni cosa può essere vista ed interpretata in modo soggettivo ma che, se se ne coglie l’essenza, allora diventa spunto e stimolo per un approfondimento su basi nettamente superiori.

L’era della Pace mira al benessere collettivo e questo traguardo è una esplicitazione della coscienza che deve maturare in sé requisiti adeguati affinché le sia spontaneo conseguire ciò che, per altro verso, potrebbe rappresentare un imperativo vincolante da subire qualora non esistesse la percezione di un progetto universale che mira proprio a tale realizzazione.

Vincolare la coscienza entro nuovi parametri è l’obiettivo per realizzare il progetto, e per farlo occorre anche l’infrastruttura che faccia da sostegno ed indirizzi verso opportune coerenze in grado di ampliare gradualmente quegli orizzonti utili per l’intercettazione della prospettiva generale tendente alla Pace.

Così c’è una vibrazione portante che coinvolge ogni coscienza in funzione del suo grado di percepire e concepire la vita, l’esistenza e la realtà. Questa vibrazione è un imperativo categorico di adattamento verso cui qualunque cosa deve mostrarsi in sintonia ed attinenza. Come al solito c’è chi subisce, chi opera e chi indirizza, e ciò avviene, può avvenire, solo in base al proprio grado di percezione evolutiva nei confronti dell’indirizzo generale a livello cosmico universale.

Non si entra, non si può entrare in uno stato di coscienza più profondo per ciò che concerne la spiritualità, se prima non vengono attuate le opportune modifiche ad un sistema destinato a collassare poiché irretito nella stratificazione del potere e dell’ego in generale.

Attuare la Pace nel cuore è quindi mezzo e strumento di rinascita nell’ascensione; perché solo con la Pace nel cuore si può iniziare a seminare in un ambito dove il potere è donazione di sé, la fratellanza è fusione nel dare e vita è solo un concetto privo di significato senza l’Amore Vero.

Pace per un’era di Pace dove il bisogno, ogni bisogno, trova immediata compensazione perché dalla sofferenza si passa al vero benessere che tiene conto dell’uomo nella sua interezza e della Terra come componente attiva ed essenziale di un sistema che si adatta al cosmo in funzione del suo grado e modo di percepire e concepire la vita in sua coscienza.

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