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Potere mistico

14 marzo 2005

 

Prescindere da chi si è porta a considerare la vita da un punto di vista poco attinente alla realtà. L’essere fisico, l’uomo che sulla Terra cresce, vive e lavora non può essere disgiunto dall'essere spirituale che pensa potrà essere sotto forma di futura ricompensa, o comunque da ciò che sarà dopo l’esistenza terrena. Perché così facendo viene meno l’omogeneità che invece dovrebbe essere la base per la reintegrazione del potere mistico con quello carnale; attraverso il potere carnale si deve ottenere il passaggio che consente la libera circolazione dell’energia mistica che sta alla base di ogni composto fisico, biochimico, cellulare e perfino atomico se a quest’ultimo si vuole attribuire la capacità di combinarsi in maniera coerente in funzione di un suo atto di coscienza.

 

L’essere umano è un progetto in fase di sviluppo e non ha ancora raggiunto l’apice della sua evoluzione che prevede una sintesi tra coscienza di energia e potenza mistica.

 

Soffermarsi sulla potenza mistica è un obbligo di coerenza per far comprendere che il termine intende rappresentare ciò che va oltre la normale comune percezione e riguarda tutto ciò che è vivo attribuendo alla vita la capacità di riprodursi non in maniera indotta bensì per propria naturale spontanea decisione sempre in linea coi dettami che la coscienza superiore manifesta attraverso flussi che investono l’universo regolandone la stabile e duratura consistenza.

 

Coscienza superiore e potenza mistica sono la naturale consistenza della vita intesa come manifestazione in atto anche se questo non deve presupporre la fisicità; e nemmeno ciò che si pensa l’energia sia.

 

 

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