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Riconoscimento

21 settembre 2004

Quando la “voce” parla c’è chi ascolta. C’è chi, sveglio in se stesso, ode distintamente richiami ed incitamenti, consigli ed avvertimenti. Quando la voce parla colui che ascolta è pronto a recepire messaggi ed indicazioni utili alla sua trasformazione in quanto può indirizzare la sua attenzione verso piani più profondi dell’essere e dell’esistenza stessa. Del resto riuscire ad ascoltare la propria voce interiore significa avere ormai superato la membrana che separa (l’uomo) da se stesso; il visibile dall’ invisibile, la mente dal cuore.

Mente e cuore sono gli aspetti predominanti dell’uomo in Terra. oltre al corpo naturalmente; corpo attraverso cui l’essere si manifesta come uomo.

La manifestazione dell’essere avviene attraverso il riconoscimento. Deve essere riconosciuta da chi ne interpreta (in modo inconsapevole) il ruolo ma non ne incarna la realtà perché non conosce la sua provenienza; né il compito specifico.

L’identificazione in ciò che è su un piano di coscienza superiore e più profondo consente all’uomo di prendere possesso di capacità necessarie sulla Terra per il superamento d’ostacoli insiti nella materia ma non più necessari al suo cammino evolutivo.

Egli infatti può prestare la sua attenzione verso traguardi diversi la cui portata compenetra la Terra nella sua struttura sottile, fino ad addentrarsi in reami sconosciuti che, pur residenti in Terra, non seguono leggi e regole fisiche. E che non possono nemmeno definirsi fisici perché la loro consistenza garantisce (loro) l’immunità qualunque cosa possa succedere sulla Terra. Immuni a sconvolgimenti perchè a loro volta hanno superato gli ostacoli che ora si presentano all’uomo fisico per dargli la possibilità di accedere a posti “fisicamente” privilegiati a sostegno dell’integrità terrestre; fisica e non.

Questo sostegno, anche se non percepibile a livello intelligibile, è costante e si esprime nella misura in cui la Terra ne ha bisogno. Quasi un regolatore di eventi e forze per dare il giusto equilibrio alle forze fisiche terrestri, evitando così che si esprimano in modo abnorme creando caos e distruzione.

C’è uno schema generale a sostegno dell’evoluzione verticale cui tutto soggiace pur se differenziato in varie fasi, quasi tutte invisibili, per permettere organicità e crescita armonica sperimentando vita ed esistenza a vari livelli di profondità.

Nel senso che, capita una lezione perché più volte ripetuta e con sempre maggiori elementi di difficoltà, si può diventare sostegno (invisibile) per altri che sono nella necessità di sperimentare quanto invece si è riusciti a padroneggiare e che è ormai intrinseco al proprio essere.

Questo garantisce equilibrio e giusta distanza nella comprensione di temi e schemi da parte di chi, se troppo elevato nella spiritualità, rischierebbe di non comprendere le reali esigenze della materia nel suo processo di crescita spirituale. E garantisce anche un flusso omogeneo che, pur differenziandosi nella profondità, è sempre costante nella linearità che esprime nei vari livelli perché tiene conto delle necessità e delle aspirazioni degli stessi (livelli) evitando che esistano fasi buie in cui lo sviluppo potrebbe risultare poi dannoso a tutto l’insieme.

E ciò è anche il motivo per cui è occultato alla vista quello che non si può comprendere sino a che non si sperimenta direttamente.

Essere aperti alla manifestazione in modo simbolico equivale ad accettare solo la manifestazione che si concepisce e che si tocca con mano, esserlo in modo reale apre alla vista il lato invisibile della Terra che l’uomo può (e deve) esplorare per capire com’è fatto il cielo.

Anche il cielo interiore appare meglio (più chiaro e più raggiungibile) se prima si esamina ed esplora quella parte della Terra preclusa all’uomo perché non sa come raggiungerla. Quella parte della Terra, meravigliosa ed invisibile, dove risiede la gerarchia terrestre attorniata da chi (in Terra) è riuscito a conquistare l’immortalità aderendo ai principi che governano e reggono tale struttura (fondamentale per l’equilibrio ed il benessere della Terra stessa).

Il lavoro della gerarchia terrestre, legata ed ancorata a quella celeste in quanto parte essenziale della stessa, è di salvaguardia e di indirizzo.

Vero riferimento per le coscienze, la gerarchia opera su tutta la gamma di vibrazioni che la Terra esprime e, armonizzandole, consente innesti ed inserimenti, germogli e figure specifiche per l’apprendimento di particolari temi inerenti karma e religiosità.

Tutto questo, patrimonio della Terra, non può essere ignorato da chi (intendendo elevarsi a gradi più profondi dell’essere e contattato dalla sua voce interiore) deve distinguere tra fantasia e realtà senza confonderle pensando che ciò che appare troppo fantasioso (alla sua cultura ed alla sua condizione) possa non essere reale.

La realtà invisibile è dell’uomo che ascolta la voce e, tacendo, agisce.

 

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